Stampaggio isostatico

Il processo di stampaggio isostatico deve essere suddiviso in due sistemi differenti: da una parte si ha lo stampaggio isostatico applicato ai tubi, dall’altra quello applicato ai raccordi.

Il processo di stampaggio isostatico applicato ai tubi avviene al di fuori dei tubi metallici da rivestire e, grazie alla dilatazione di membrane in gomma particolarmente studiate, le polveri di PTFE sono compresse a pressioni elevate in stampi metallici progettati per tale scopo.

Il manufatto ottenuto risulta essere un tubo in PTFE di lunghezza pari a tre metri: siamo l'unica azienda al mondo a proporre questo tipo di lunghezza. Una volta ottenuto il manufatto stampato, questo viene sottoposto ad un trattamento di sinterizzazione, in modo da ottenere le classiche proprietà tipiche del PTFE.

Il processo di stampaggio isostatico applicato ai raccordi è totalmente diverso: il rivestimento dei raccordi metallici avviene direttamente all’interno delle componenti metalliche stesse che risultano quindi una parte dello stampo, dove vengono poste delle anime in elastomero. Si creano quindi delle intercapedini tra il corpo in acciaio e la membrana in gomma che vengono riempite con polvere di PTFE.

Una volta chiuso lo stampo, si immettono nella membrana in gomma pressioni fino a 300 bar, che dilatano l’elastomero in senso radiale verso la parete interna del raccordo metallico comprimendo la polvere di PTFE: durante questa fase è possibile verificare la qualità delle saldature delle componenti metalliche, controllandone eventuali difetti.

I vantaggi dello stampaggio isostatico:

- una composizione completamente omogenea del rivestimento in PTFE, con caratteristiche meccaniche uguali per ogni singolo punto del manufatto (prevenendo quindi indebolimenti della struttura e assottigliamento degli spessori);

- tutti i raccordi così realizzati sono costruiti in un solo pezzo, eliminando il problema di eventuali perdite nei punti di connessione;

- il sistema di stampaggio isostatico non accetta compromessi qualitativi: se un pezzo presentasse un piccolo difetto durante le varie fasi di lavorazione, il PTFE di tale pezzo si fratturerebbe e sarebbe respinto durante la produzione;

- una minore deformazione e movimento del materiale, legato al fattore di stabilità all'interno della carpenteria metallica;

- una migliore resistenza a curvature e deformazioni, tenuto conto dell’elevata resistenza alla trazione;

- in caso di raccordi, le parti stampate di PTFE non subiscono stiramenti, curvature, deformazioni e scartellature, mantenendo totalmente stabili le proprietà meccaniche iniziali;

- in caso di tubi, la trasformazione del materiale permette di mantenere costante la resistenza sia radialmente che longitudinalmente, diminuendo notevolmente i movimenti del materiale in funzione delle temperature di applicazione.