Estrusione in pasta

Il processo di estrusione in pasta parte da un granulare di PTFE particolarmente fine che, miscelato in maniera opportuna con un lubrificante, viene estruso a pressioni elevate, creando una fibrilizzazione del materiale cosi trasformato.

Grazie allo sfregamento delle particelle di PTFE contro una parete metallica conica particolarmente liscia, le molecole si innestano tra loro, sfruttando la presenza del lubrificante, dando luogo ad una sorta di pasta ancora intrisa di lubrificante stesso.

Il materiale così estruso viene sinterizzato in un secondo tempo, facendo volatilizzare il lubrificante ed ottenendo un semilavorato finale particolarmente liscio e ceroso. L’estrusione in pasta presenta il vantaggio di tubi di lunghezza fino a sei metri, con compattazioni delle polveri di PTFE superiori rispetto agli altri procedimenti.