Proprietà del PTFE

Il PTFE è ottenuto per polimerizzazione, mediante apertura del doppio legame del tetrafluoroetilene (gassoso) ed ha struttura CF2, da cui deriva il nome di politetrafluoroetilene.

Il PTFE è una polvere granulare ad elevata cristallinità (ca. 95%), ha un peso specifico di circa 2,2 g/cm3 , si trasforma in uno stato “gelatinoso” morbido a 327°C (n.b.: il PTFE non fonde!); le molecole hanno una dimensione variabile da 30 a 500 pm a seconda dell’applicazione e inoltre le particelle possono essere scorrevoli e non.
Alcune delle proprietà salienti di questo materiale sono:

- un’elevatissima inerzia chimica, dovuta alla presenza degli atomi di Fluoro che con la loro struttura compatta schermano gli atomi di Carbonio della catena polimerica, proteggendola dagli attacchi chimici.
Il PTFE è attaccato solo dal fluoro allo stato elementare, da CF3 e dai metalli alcalini allo stato di fusione;

- ha un'insolubilità in tutti i solventi al di sotto dei 300°C;

- ha una vasta gamma di temperature di esercizio (da una temperatura minima molto prossima a - 268°C ad una massima di 220°C in continuo, con punte temporanee di 250°C);

- è un pessimo conduttore termico, indipendentemente dalla temperatura di esposizione;

- ha un'adesività estremamente ridotta, a causa della bassa energia superficiale;

- ha il più basso coefficiente di attrito di tutti i materiali solidi esistenti;

- è estremamente idrorepellente e totalmente resistente all’idrolisi (è spesso utilizzato come barriera impermeabile ed il suo stato non cambia anche dopo anni di esercizio in immersione);

- è chimicamente puro e inerte;

- è microbiologicamente inattaccabile, non permette la crescita di funghi e batteri;

- è elettricamente isolante;

- non è infiammabile;

- è molto resistente all’invecchiamento atmosferico/ambientale, anche in presenza di alte temperature, solventi, olii, agenti ossidanti, raggi ultravioletti;

- ha buone proprietà meccaniche, specialmente nel caso in cui venga applicato in presenza di flessioni o di vibrazioni.